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Riforma Urbanistica: APPC e Confabitare sostengono la proposta Mazzetti

da | Apr 22, 2025 | Casa

È stata presentata ufficialmente, nel corso di una conferenza stampa, la proposta di legge di riforma urbanistica ed edilizia promossa dall’onorevole Erica Mazzetti, prima firmataria e promotrice del progetto sin dall’inizio della legislatura.

Il quadro della situazione esposto da Appc

«L’urgenza di un intervento strutturale in ambito urbanistico/edilizio è ampiamente riconosciuta dagli operatori del comparto», spiega il presidente nazionale Appc Vincenzo Vecchio, « l’attuale quadro legislativo è caratterizzato da un intreccio di norme eterogenee e stratificate, spesso contraddittorie e di difficile interpretazione. Nel contesto italiano, la produzione normativa ha storicamente assunto i connotati di una sovrapposizione continua senza un’adeguata attività di semplificazione e abrogazione esplicita delle disposizioni superate»

Non va dimenticato «che la normativa urbanistica di riferimento affonda le radici anche in una legislazione vecchia di quasi 80 anni, fortemente centralizzata e statalista, risalente a un periodo storico diverso. A ciò si aggiunge l’effetto della riforma del Titolo V della Costituzione, che ha attribuito competenza concorrente in materia urbanistica alle Regioni. Il risultato è stato un mosaico normativo disomogeneo, con discipline, terminologie e prassi autorizzative profondamente diverse da territorio a territorio».

L’obiettivo della riforma «è ambizioso: garantire certezza del diritto, chiarezza applicativa e coerenza sistemica. Al centro dell’intervento vi è l’esigenza di semplificare i procedimenti amministrativi, riducendo il peso della burocrazia per cittadini, imprese e professionisti. Strumenti chiave di questa operazione saranno la digitalizzazione integrale dei processi, la standardizzazione delle pratiche edilizie e l’unificazione degli Sportelli Unici per l’Edilizia (Sue). Ma la riforma va oltre gli aspetti tecnici. Essa riqualifica il progetto edilizio come espressione di valore culturale, sociale e ambientale».

Il fulcro – conclude Vecchio «è rappresentato dalla rigenerazione urbana, dal riuso e dalla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, nel rispetto del principio del consumo di suolo a saldo zero: si costruisce solo se si demolisce. In tale ottica, risulta fondamentale anche accelerare l’iter parlamentare della proposta di legge sulla rigenerazione urbana (primo firmataria Gasparri), attualmente all’esame del Senato. La riforma si pone inoltre in linea con le direttive europee e sarà uno strumento imprescindibile per attuare concretamente gli obiettivi della neoistituita Commissione speciale per l’Abitare dell’Unione Europea».

La proposta di Appc

«Bisogna completare il quadro di intervento e affiancare alla riforma urbanistica una riforma del condominio, oggi vera e propria infrastruttura abitativa del Paese. È urgente intervenire almeno e da subito sull’articolo 1135, comma 1, numero 4 del Codice civile, rivedendo l’obbligatorietà del fondo per opere straordinarie, affinché risulti compatibile con la nuova visione della rigenerazione urbana».

L’opinione di Confabitare

Ad assistere alla conferenza organizzata dal Dipartimento Lavori Pubblici di Forza Italia anche la delegazione tecnica di Confabitare Roma, rappresentata da Luigi Cacciatore e da Riccardo Renzoni con il segretario nazionale Eugenio Romey.

Confabitare ha condiviso con il gruppo politico ed i propri rappresentati istituzionali pieno compiacimento e soddisfazione per gli obiettivi proposti dalla riforma allo studio, rappresentando la propria disponibilità per alimentare e popolare la legge con i propri contributi.